2018
Where the stars sleep 3 Video Installation 145 Sculptures AIR MADRESELVA, Montevideo, URUGUAY |
Comunicato Stampa In \cielo/ finito - 20 aprile 2018
In \cielo/ finito è il progetto espositivo frutto di un mese di ricerca presso la residenza artistica AIR Madreselva, Montevideo, Uruguay, di 4 artisti italiani, Valentina Colella, Emanuele Dainotti, Alice Gangemi, Giampaolo Parrilla. Si propone come una ricerca tesa al dialogo tra interno ed esterno. Il patio, rettangolo di energia e cuore pulsante della casa si è subito imposto come territorio denso, punto di partenza per riflessioni in divenire e stimoli differenti, che si diramano nelle varie stanze dell’antica casa coloniale. Costante punto di confronto con l’infinito, è il soffitto di vetro semovibile a decidere il confine dentro fuori. Inaugurazione 20 aprile 2018 alle 19 negli spazi di Casa Madreselva, Calle Durazno 1666, Montevideo. Tutte le opere presentate sono caratterizzate da una componente interattiva, il pubblico troverà all’ingresso una mappa/ istruzioni per l’uso per orientarsi all’interno del percorso espositivo. La mostra si realizza nell’ambito del progetto Partecipare ad Arte, scambio internazionale che coinvolge artisti italiani e uruguaiani in residenza a Bologna e a Montevideo, organizzato dall’Associazione Ottovolante di Bologna e la Fondazione Magistra di Montevideo con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Valentina Colella continua a parlare di sogni con Where the stars sleep arrivato al terzo punto della sua costellazione. In ogni luogo l’artista sceglie secondo metodi dettati dalla coincidenza una forma essenziale della stella da riprodurre in multipli di 29 sculture. All’interno di in cielo/ finito le stelle proposte sono 116 e formano un’installazione a pavimento, mentre sulle pareti della stanza tre proiezioni sovrapposte sono la somma dei luoghi precedenti (capitolo I, Introdacqua, Italia, capitolo II, Capo di Buona Speranza, Sud Africa) e il nuovo luogo dove è stata trovata la stella matrice del capitolo III, Montevideo, Uruguay. I visitatori allo scoccare della mezzanotte sono invitati a scegliere una stella, esprimere un desiderio e portarla con sé. / In Un Cuarto de Santa Maria, Emanuele Dainotti ricostruisce la camera di un detective. La stanza racchiude le atmosfere dei romanzi di Juan Carlos Onetti, ambientati nella città immaginaria di Santa Maria. Punto focale dell’installazione è un video in loop composto da azioni in cui i piani temporali si fondono e si scontrano all’interno di una non-narrazione meta-cinematografica. / El sueño de Lucìa di Alice Gangemi, a partire da un’indagine sulle famiglie italiane che emigrarono in Uruguay nella prima metà del XX secolo, si delinea come una ricerca sulle radici familiari e sulla memoria individuale e intima che è strettamente connessa alla memoria collettiva. Il lavoro si configura come un’installazione onirica che unisce video, teatro delle ombre, scrittura, materiale d’archivio, fotografia e pittura. / La serie pittorica Oltre le colonne d’Ercole di Giampaolo Parrilla unisce la potenza della decadenza al mistero che avvolge le antiche abitazioni di Montevideo. L’impatto è forte; muri scrostati ma ancora con una forte carica cromatica, i portoni enormi e sempre sbarrati, le persone che vagano senza mai entrare. Nessuno varca gli antri delle case, nessuno osa tubarne i silenzi. L’accesso alla conoscenza è negato. Gli abitanti non raccontano cosa vive dentro queste antiche dimore. Gli edifici invece non hanno mai smesso di parlare, nei tre misteri su carta del giovane artista.
INAUGURAZIONE 20 aprile_7pm_Casa Madreselva, Calle Durazno 1666_Montevideo
INFO [email protected]
In \cielo/ finito è il progetto espositivo frutto di un mese di ricerca presso la residenza artistica AIR Madreselva, Montevideo, Uruguay, di 4 artisti italiani, Valentina Colella, Emanuele Dainotti, Alice Gangemi, Giampaolo Parrilla. Si propone come una ricerca tesa al dialogo tra interno ed esterno. Il patio, rettangolo di energia e cuore pulsante della casa si è subito imposto come territorio denso, punto di partenza per riflessioni in divenire e stimoli differenti, che si diramano nelle varie stanze dell’antica casa coloniale. Costante punto di confronto con l’infinito, è il soffitto di vetro semovibile a decidere il confine dentro fuori. Inaugurazione 20 aprile 2018 alle 19 negli spazi di Casa Madreselva, Calle Durazno 1666, Montevideo. Tutte le opere presentate sono caratterizzate da una componente interattiva, il pubblico troverà all’ingresso una mappa/ istruzioni per l’uso per orientarsi all’interno del percorso espositivo. La mostra si realizza nell’ambito del progetto Partecipare ad Arte, scambio internazionale che coinvolge artisti italiani e uruguaiani in residenza a Bologna e a Montevideo, organizzato dall’Associazione Ottovolante di Bologna e la Fondazione Magistra di Montevideo con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Valentina Colella continua a parlare di sogni con Where the stars sleep arrivato al terzo punto della sua costellazione. In ogni luogo l’artista sceglie secondo metodi dettati dalla coincidenza una forma essenziale della stella da riprodurre in multipli di 29 sculture. All’interno di in cielo/ finito le stelle proposte sono 116 e formano un’installazione a pavimento, mentre sulle pareti della stanza tre proiezioni sovrapposte sono la somma dei luoghi precedenti (capitolo I, Introdacqua, Italia, capitolo II, Capo di Buona Speranza, Sud Africa) e il nuovo luogo dove è stata trovata la stella matrice del capitolo III, Montevideo, Uruguay. I visitatori allo scoccare della mezzanotte sono invitati a scegliere una stella, esprimere un desiderio e portarla con sé. / In Un Cuarto de Santa Maria, Emanuele Dainotti ricostruisce la camera di un detective. La stanza racchiude le atmosfere dei romanzi di Juan Carlos Onetti, ambientati nella città immaginaria di Santa Maria. Punto focale dell’installazione è un video in loop composto da azioni in cui i piani temporali si fondono e si scontrano all’interno di una non-narrazione meta-cinematografica. / El sueño de Lucìa di Alice Gangemi, a partire da un’indagine sulle famiglie italiane che emigrarono in Uruguay nella prima metà del XX secolo, si delinea come una ricerca sulle radici familiari e sulla memoria individuale e intima che è strettamente connessa alla memoria collettiva. Il lavoro si configura come un’installazione onirica che unisce video, teatro delle ombre, scrittura, materiale d’archivio, fotografia e pittura. / La serie pittorica Oltre le colonne d’Ercole di Giampaolo Parrilla unisce la potenza della decadenza al mistero che avvolge le antiche abitazioni di Montevideo. L’impatto è forte; muri scrostati ma ancora con una forte carica cromatica, i portoni enormi e sempre sbarrati, le persone che vagano senza mai entrare. Nessuno varca gli antri delle case, nessuno osa tubarne i silenzi. L’accesso alla conoscenza è negato. Gli abitanti non raccontano cosa vive dentro queste antiche dimore. Gli edifici invece non hanno mai smesso di parlare, nei tre misteri su carta del giovane artista.
INAUGURAZIONE 20 aprile_7pm_Casa Madreselva, Calle Durazno 1666_Montevideo
INFO [email protected]